Teatro Franco Parenti

Acrobazie Critiche II, festival di teatro per i giovanissimi di Milano

Poche ore fa è stata presentata alla cittadinanza la seconda edizione del festival Acrobazie Critiche (qui il programma completo).
Il luogo scelto per la conferenza stampa, la sala Franco Brigida a Palazzo Marino, sottolinea l’importanza che questa manifestazione ha assunto nel cuore della città pur con un solo anno di vita alle spalle.

Nel 2014 questo festival di teatro si proponeva di portare a teatro un pubblico composto da adolescenti dei licei milanesi senza annoiarli (una vera Acrobazia) e di attivare tramite questo processo delle “relazioni virtuose tra sei teatri cittadini, spettatori e svariate associazioni attive sul territorio e nell’ambito teatrale”.
Acrobazia riuscita: più di 700 ragazzi coinvolti, 7 spettacoli proposti durante le stagioni 2013/2014, un concorso di critica che ha premiato le recensioni dei ragazzi secondo il parere di una dotta giuria di esperti, docenti e giornalisti (Renato palazzi, Martina Treu, TeC online)
Questi sono i numeri di un festival che fa della partecipazione attiva, quella critica, lo strumento con cui avvicinare al teatro i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, con l’obbiettivo imprescindibile di creare gli spettatori di domani.

Il logo della seconda edizione sembra ricordarci il semplice piacere dello stare seduti sulla sedia di un teatro!

Il logo della seconda edizione sembra ricordarci il semplice piacere dello stare seduti sulla sedia di un teatro!

Acrobazie Critiche è “un’arguto espediente per rendere più efficace è coinvolgente il primo incontro dei giovani col teatro, formando spettatori attivi e indipendenti attraverso un progetto che fornisca loro gli strumenti per giudicare quello che vedono invece di subirlo passivamente”.
Secondo le associazioni culturali promotrici dell’evento, Prospettive Teatrali e Segni d’infanzia, il festival serve ad operatori ed artisti per capire come mai il fenomeno teatrale venga percepito dalle nuove generazioni come un qualcosa di polveroso, demodé e noioso; ma sopratutto Acrobazie Critiche è necessario ai ragazzi per comprendere e amare il teatro – “quello che non si comprende, molto spesso si evita”, ci dicono gli organizzatori.

Francesca Serrazzanetti di Stratagemmi – Prospettive Teatrali ci parla anche di quanto sia importante in questo senso l’identità del spazio teatrale in quanto luogo d’arte ma anche di accoglienza e di condivisione di tempo ed esperienze. i ragazzi che partecipano ad Acrobazie Critiche non si limitano ad assistere allo spettacolo ma “occupano” foyer, sale, palchi, prima e dopo le rappresentazioni grazie ad incontri con attori e registi, aperitivi e performance d’arti circensi. Addirittura, il teatro “invade” le loro scuole con le lezioni di critica tenute dalla docente Maddalena Giovannelli nei vari istituti coinvolti nel progetto. Sono realtà molto diverse tra loro, dai licei agli istituti tecnici, dalle periferie al centro città, ma vengono tutte accomunate da questo entusiasmo, questa “possessione” teatrale che va ben oltre la durata del festival o di un corso di studi ma diventa primo approccio col teatro ed esperienza di vita. Infatti la scelta degli spettacoli non viene fatta in accordo con le esigenze del programma didattico, ma piuttosto seguendo esigenze e inclinazioni dei ragazzi: si spazia da spettacoli che trattano temi di stringente attualità (Il grande mago al Franco Parenti) a opere di ricontestualizzazione dei classici (Le nuvole dell’Elfo Puccini).
Il presupposto è sempre la partecipazione attiva al processo teatrale, una versione rivolta all’aspetto critico e paragonabile per metodo e obiettivi al lavoro di cittadinanza attiva e meticciato tra scuole svolto dalla Non-scuola di Olinda e Teatro delle Albe.

D’altronde, che i giovanissimi rappresentino validi interlocutori e una risorsa preziosa per la cultura meneghina lo ricorda anche l’assessore Del Corno citando il premio letterario Edoardo Kihlgren, i cui giurati sono proprio loro, i ragazzi del liceo.
Cristina Cazzola, ideatrice dell’analoga iniziativa Calabrone Critico da cui ha preso le mosse il progetto corrente, sottolinea quanto l’ascolto da parte del Comune su questi temi abbia permesso di acquistare il tempo dei ragazzi milanesi conquistando così un serbatoio di energie e sviluppando sinergie con altre realtà milanesi, tra cui i festival IF e IT.

In particolare con quest’ultimo, Acrobazie Critiche ha in comune un team di universitari e neo-laureati che seguiranno entrambi i festival e sapranno darvene una rapida restituzione sui corrispettivi blog.
A tutti buona lettura e buone Acrobazie (critiche)!

Giulio Bellotto

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