In psico-linguistica esiste una teoria chiamata garden-path sentence: quando leggiamo una frase costruiamo il suo significato parola per parola e solo alla fine è possibile dare un’interpretazione corretta di cosa vuol dire. Questo è ciò che accade guardando i quadri di Rob Gonsalves, in cui ogni disegno si trasforma in qualcosa di diverso.
L’artista canadese studia i grandi del surrealismo, Dalì e Tanguy, ma si ispira soprattutto a Magritte e a Escher, di cui è molto evidente l’influenza nei suoi quadri. Infatti piuttosto che surrealismo, il termine che meglio descrive il suo lavoro è “Magico Realismo”, poiché egli parte dalla realtà del mondo esterno per descrivere l’impossibile, l’illusione e l’onirico. L’occhio rimane sorpreso dalla prospettiva di questi quadri che ingannano e giocano con la nostra percezione; ecco una selezione dei suoi lavori.