Exile On Main Street

Gram Parsons: il Messia dell’alternative country

Nel bel mezzo del classico paesaggio desertico, che caratterizza buona parte dell’area geografica all’interno del triangolo Los Angeles – Phoenix – Las Vegas, spicca uno dei parchi nazionali più suggestivi degli Stati Uniti d’America, il Joshua Tree National Park.
Tanto per dare un’idea, lì il paesaggio non si discosta poi tanto dall’ambientazione animata di Willie il Coyote e Roadrunner: clima prevalentemente desertico, terreno roccioso e qualche pianta grassa qua e là. C’è una strada statale, la Route 10, che collega la California al Nevada proprio tagliando in due una parte di questo paesaggio. Immerso in tutto questo, a lato della Route 62, una succursale della Route 10, spicca un motel indelebilmente legato alla storia della musica americana, il Joshua Tree Inn, noto a migliaia di fan in tutto il mondo per essere la tomba spirituale di Cecil Ingram Connor III, in arte Gram Parsons.

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Exile On Main Street: l’imperfetta sintesi del rock ‘n’ roll

La genesi

“Excusez-moi, où est la Villa Nellcôte?”

Uno scapigliato ragazzo di 22 anni sta rivolgendo questa domanda a chiunque, come un ossesso, nel pieno centro della deliziosa Villefranche sur Mer, a una manciata di miglia a est di Nizza.

Villa Nellcôte come appare oggi, seminascosta dagli alberi. In primo piano, l'autore dell'articolo (a sinistra) e il Bloggo

Villa Nellcôte come appare oggi, seminascosta dagli alberi. In primo piano a sinistra, l’autore; a destra, altra gente del Bloggo.

E’ Maggio del 1971 e il protagonista della storia si chiama Dominique Tarlé, ribelle fotografo francese. (altro…)