Dio

A tua immagine

“.. e non Dio, ma qualcuno che per noi l’ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato”

Tre personaggi dal peso non indifferente tengono la scena: Dio, suo figlio, il Diavolo. A loro disposizione solo un telo bianco, due sedie, una trave di legno ed una chitarra.

Dio, una donna, spietata, intenta a convincere suo figlio, il nostro terzo personaggio, ad accettare il suo destino e con esso il destino dell’intera umanità . Le citazioni si sprecano: da Michelangelo a De Andrè , è sempre Il diavolo, musicista ed artista dell’opera a dirigerle, con la complicità di un Dio nel frattempo impegnato a costruire i suoi progetti.

La compagnia Odemà osa così il tentativo di dipingere l’uomo e la sua più alta creazione, in un originale gioco di immagini ed evocazioni . E da uomini non possono che mettere in un suggestivo calderone ,fatto di entusiasmanti soluzioni sceniche , un miscuglio d’ingredienti che ci fanno assaporare stralci della storia del cristianesimo, luoghi comuni e dogmi conditi con un’ampia dose d’Ironia.

Eliana Cianci

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