Novembre, l’ultimo mese autunnale, vede ogni anno due eventi in grado di entusiasmare gli animi: il primo è la caduta di foglie gialle e rosse dai rami degli alberi che si preparano al grande freddo; il secondo, le premiazioni degli UBU, gli Oscar del teatro italiano giunti alla 38° edizione.
La serata – ospitata al Paolo Grassi e presentata dall’attrice Federica Fracassi, già premiata nell’edizione 2011, e dal musicista Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours – è stata aperta dalla consegna del Premio speciale dedicato al famoso critico teatrale Franco Quadri a Heiner Goebbels, regista e compositore tedesco.
Nel seguito dell’articolo, passiamo in disamina i vincitori di quest’anno. Bravi tutti!
– Spettacolo dell’anno: Lehman Trilogy regia di Luca Ronconi | “La parabola dell’equilibrista“, come scrivemmo a suo tempo nella sua nostra recensione.
– Miglior progetto artistico: Progetto Ligabue Arte marginalità e follia di Mario Perrotta | Un percorso triennale seguendo a ritroso le orme lasciate dal pittore Antoni Ligabue sulle rive fangose del Po.
– Miglior regia: Massimiliano Civica (Alcesti da Euripide) | Una incursione intimistica nel “qui ed ora” di vita, morte e teatro classico.
– Miglior allestimento scenico: Romeo Castellucci (Go Down, Moses) ex aequo con Marco Rossi (Lehman Trilogy) | Due pièces capaci di trasfigurare ora il racconto biblico, ora la storia economica per farne canto di liberazione ed epopea storico-familiare; due diversi modi per rappresentare la schiavitù incorporea dei tempi moderni.
– Miglior progetto sonoro: Gianluca Misiti (I giganti della montagna) | L’esperienza di una mise en scene, dall’ultimo e incompiuto tra i tre miti moderni di Pirandello, quello dedicato all’Arte, sa portare “fuori dal tempo e dallo spazio” e dentro il suono.
– Miglior attore o performer: Massimo Popolizio | L’attore di Ronconi al terzo Ubu.
– Miglior attrice o performer: Monica Piseddu | Molto interesse destò nella scorsa stagione la sua interpretazione di Laura nello Zoo di vetro di Williams per la regia di Arturo Cirillo.
– Attore under 35: Fabrizio Falco | Ventisettenne, già finalista degli scorsi Ubu per la stessa categoria.
– Migliore ricerca drammaturgica: Lehman Trilogy di Stefano Massini | L’ultimo Ronconi si aggiudica così quattro Ubu (spettacolo, scenografia, attore e drammaturgia).
– Migliore novità straniera: Il vizio dell’arte di Alan Bennett | Due artisti e due amici, dentro e fuori dalla scena: Bruni e De Capitani si incontrano nei panni di Britten il compositore e Auden il poeta.
– Migliore spettacolo straniero presentato in Italia: Das Weisse vom Ei/Une île flottante regia di Christoph Marthaler (Theater Basel, Théâtre Vidy-Lausanne) | L’eco della Biennale di Venezia arriva fino a Milano.

Lehman Trilogy di Stefano Massini vincitore di quattro premi UBU: spettacolo, scenografia, migliore attore e drammaturgia.
Premi Speciali:
Carla Pollastrelli | del Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale “Fondazione Pontedera Teatro”.
Giuliano Scabia | drammaturgo neoavanguardista, fu aderente al “Gruppo 63”.
Cue Press | La battuta d’entrata dell’editoria digitale per le arti dello spettacolo, nata intorno a Mattia Visani, autore della Ubulibri diretta da Franco Quadri.
Virgilio Sieni | coreografo del Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza
Olinda | per i vent’anni del festival “Da vicino nessuno è normale”
Se volete rinfrescarvi la memoria sulle passate edizioni della manifestazione, su questo link trovate tutto quello che c’è da sapere sugli Ubu 2014.
Arrivederci al prossimo anno!
Giulio Bellotto