Nel gennaio del 1977 Enrico Berlinguer pose in primo piano la “questione morale”, puntò il dito contro il cattivo uso e l’abuso delle risorse pubbliche. E’ a questo momento che si riconduce la nascita di una frattura sempre più profonda tra il popolo e i suoi rappresentati. L’uomo comune si disinteressa, si allontana irrimediabilmente dalla cosa pubblica. Il cittadino italiano oggi si interroga sull’effettiva capacità della democrazia rappresentativa di gestire efficacemente le finanze dello stato, di risolvere i problemi comuni, di porsi come la forma di governo migliore possibile. D’altronde come dargli torto, numerose sono le sue pene, grandi le sue sofferenze: quarant’anni di governi democristiani, alcuni dei quali mafiosi e stragisti, Craxi e Tangentopoli, il ventennio berlusconiano e ora questa cosiddetta Terza Repubblica, in realtà più simile ad una Prima 2.0.
Dal Comune di Milano è nato tuttavia un progetto che ha la nobile ambizione di ricomporre quella frattura, di fermare quella crescente disaffezione, apparentemente irreversibile, che i cittadini nutrono nei confronti delle proprie istituzioni e che, a lungo andare, muta nella perdita di una coscienza sociale, del senso di appartenenza ad una comunità, e sfocia poi nel bieco individualismo che pervade gran parte della collettività.
Da luglio nella nostra città si sperimenta una forma di partecipazione dei cittadini alla vita politica, alla gestione delle risorse, senza mediazioni né rappresentanza. Ciascun cittadino può, in modo diretto, esporre le esigenze del proprio quartiere, proporre soluzioni, progetti, idee per rendere la sua città più vivibile e accogliente. Si tratta del Bilancio partecipativo, già utilizzato con esito positivo da città come Porto Alegre, Parigi e Lisbona. Il comune ha messo a disposizione 9 milioni di euro, uno per ogni zona, che sarà possibile investire nelle proposte che risulteranno più votate. Ed è proprio questo un aspetto cruciale: il voto. E’ possibile esprimerlo fino al 29 novembre sul sito BilancioPartecipativoMilano, possono farlo tutti coloro che abitano, lavorano o studiano in città e hanno più di 14 anni oltreche i minori di 14 anni frequentanti una scuola coinvolta in uno dei progetti. Sabato 21 e 28 novembre inoltre si vota anche di persona nelle biblioteche per il voto assistito.
E’ essenziale che la partecipazione abbracci la città intera, ciascuno dovrebbe esprimere le proprie esigenze attraverso la scelta del progetto a lui più affine.
Siate dunque promotori di questa consultazione, informate e invitate ad esprimere una preferenza chiunque possieda i requisiti per il voto. Se l’affluenza fosse considerevole il Bilancio Partecipativo del Comune di Milano, seppur nella sua limitata dimensione, potrebbe porsi come paradigma per un rinnovato coinvolgimento popolare nella gestione del nostro patrimonio comune e delle nostre risorse.
La fase del percorso è ormai avanzata: i cittadini più attivi si sono incontrati, hanno discusso, hanno valutato le diverse esigenze e gli interessi in gioco, e alla fine hanno partorito quaranta progetti, alcuni dei quali destinati a realizzarsi. Abbiamo selezionato per voi quelli che riteniamo più interessanti, hanno il comune denominatore di essere in qualche modo dei contenitori culturali o comunque luoghi di incontro e socializzazione; tuttavia vi sono anche altre proposte, più “meramente amministrative” (viabilità, piste ciclabili, spazi verdi ecc.), ma non di minor rilievo.
Ecco i progetti che più hanno catturato la nostra attenzione:
Zona 2 progetto 9: Centro culturale polivalente nell’ex mercato del pesce.
“Riqualificazione dell’edificio dismesso di via Sammartini angolo via Lesa per realizzare uno spazio polifunzionale con finalità aggregative e culturali, per ospitare conferenze, proiezioni, incontri, mostre, biblioteca e book sharing, aule studio, laboratori artistici e musicali.”
Zona 2 progetto 12: Spazio alle idee.
“Ristrutturazione dell’edificio dell’ex mercato comunale di Gorla per la realizzazione di uno spazio polifunzionale per l’incontro e la promozione di attività culturali.”

Zona 2 progetto 14: Nuovi spazi sportivi al Parco Trotter.
“Riqualificazione dell’area dell’ex piscina del parco Trotter per la realizzazione di campi sportivi”.
Zona 3 progetto 17: Vivere il parco Lambro.
“Riqualificazione del parco e delle attrezzature, miglioramento degli spazi esistenti e creazione di nuove infrastrutture per lo sport, le attività ricreative e i servizi: realizzazione di due nuovi campi da basket, sistemazione dei percorsi ciclopedonali per renderli utilizzabili anche su roller/skate, ampliamento del percorso vita, installazione di arredi per aree pic-nic, creazione di orti urbani, installazione di isole digitali, potenziamento illuminazione, installazione di case dell’acqua e fontanelle. Costruzione di bagni pubblici con fasciatoi, cartellonistica orientativa, sistemazione degli ingressi e degli accessi.”
Zona 3 progetto 20: Casa di quartiere in via Don Calabria, Cimiano.
“Una casa di quartiere intesa come laboratorio di idee e di incontri: con attività sociali, culturali, ricreative e sportive, rivolto a cittadini e associazioni, che sia luogo di integrazione, incontro, e scambio di attività e persone.”
Zona 7 progetto 31: Incontriamoci a Vercellina, S.Siro e Baggio! Sì, ma dove?
“Recupero di spazi esistenti per la socialità e lo studio per tutte le fasce di età.
Il progetto prevede: creazione di nuovi spazi di incontro con la realizzazione di un chiosco per la biblioteca di via Pistoia, miglioramento delle aree cani Via val Canobina e degli accessi al parco di via Tofano, riqualificazione del cortile scolastico della scuola materna di via Sperio, installazione di attrezzature per o sport nel Parco di Trenno, creazione di aule studio e dotazione di nuovi arredi nella biblioteca di piazza Sicilia e nell’Emeroteca di via Cimarosa, realizzazione di un laboratorio linguistico presso la scuola primaria Radice, tre nuove stazioni di BikeMi in corrispondenza delle fermate Segesta, Gambara, Bande Nere.”
Zona 8 progetto 35: L’oasi della cultura.
“Nuovi spazi per lo studio e l’incontro nella biblioteca di Bonola, in via Quarenghi 21.
Nuove sale studio, ludoteca, spazi polifunzionali, sala internet e area Wi-Fi, collocazione nelle aree adiacenti di BikeMi, di una casa dell’acqua e di panchine, rifacimento degli spogliatoi e della pavimentazione della palestra della scuola di via Quarenghi IC Riccardo Massa.”
Tutti i progetti sono consultabili sul sito del Bilancio Partecipativo, restano ancora 14 giorni per votarli, ed è di fondamentale importanza esprimersi, poiché come cantava un grande cantautore italiano:
“La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.”
Niccolò Terracini