Il Bloggo recensisce 5 spettacoli inseriti nella programmazione 2015 del festival settembrino della Brianza, 18esima edizione.
Chilometro zero, di e con Pino Petruzzelli, è la storia di un “uomo artigiano”, uno chef che tramite il suo rapporto privilegiato col cibo si fa tramite con il resto della varia umanità incontrata durante le sue peregrinazioni verso il lavoro dei sogni e verso la realizzazione personale. L’interprete convince per il garbo e la precisione con cui regge la narrazione, offrendoci una delicata simbologia che vede la figura del cuoco confondersi con quella dell’attore: due mestieri artigianali basati sulla sensibilità, tesi entrambi nella ricerca del modo giusto di combinare diversi ingredienti, amalgamandoli con la paziente ripetizione degli stessi gesti nel tempo. Il tono nostalgico non rinuncia a sfumature ironiche e richiama l’idea immaginifica e forse immaginaria di una Natura “buona” densa di fascino e attrattiva, tratteggiando personaggi ben caratterizzati da una scrittura che tuttavia sulla conclusione della piéce pecca di staticità.
Giulio Bellotto
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