Il Bloggo a Play Festival 2.0

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Play Festival è un’iniziativa nata un paio di anni fa dalla fucina dell’Atir Teatro Ringhiera, da vent’anni a questa parte laboratorio decentrato ma vitale del teatro milanese.
Noi del Bloggo siamo felici di collaborare come giuria critica alla realizzazione di questa settimana di spettacoli e riflessione sul ruolo del teatro a Milano. E siamo ancora più entusiasti di potervene parlare, tanto degli spettacoli quanto del clima di festa che in questi giorni si respira al Teatro Ringhiera, sperando di invogliarvi a venire per dare un’occhiata voi stessi.
Ma ripercorriamo brevemente la storia di questa manifestazione.

Si è trattato fin da subito di un progetto al tempo stesso stimolante e ambizioso, sia per il grande numero di compagnie candidatesi (quest’anno oltre 130, 12 le finaliste che metteranno in scena i loro lavori di fronte alla giuria scelta tra pubblico e operatori) sia per il premio messo in palio: nientemeno che il palco del Piccolo Studio Melato, che ospiterà lo spettacolo vincitore nella sua prossima stagione. Siamo dunque di fronte ad un contest che premia il talento nel modo migliore, permettendogli cioè di raggiungere il vasto pubblico dei teatri stabili che spesso le piccole produzioni si lasciano sfuggire per mancanza di mezzi e altre prosaiche ragioni.

Nonostante queste premesse e pur avendo una madrina d’eccezione, Serena Sinigaglia (qui intervistata alla viglia della prima edizione), o forse proprio per questo e per via dei numerosi impegni della compagnia dell’Associazione, la manifestazione nel 2014 è slittata da maggio a dicembre e si è aperta lunedì con due spettacoli dal tema politico, “In ogni caso nessun rimorso” della compagnia livornese Borgobonò e “Italia libre. Appunti per una moderna rivoluzione borghese” dei romani DCQ.
Martedì è stata la volta di “A tua immagine” di Odemà, riflessione tragicomica sul difficile rapporto tra umano e divino, e di “Falene” della compagnia Maledirezioni ispirata dal romanzo “Le onde”.
Mercoledì invece abbiamo assistito a due rappresentazioni della volontà di riscatto degli ultimi con il distopico “Harvest” di Teatro Ma (in collaborazione con Compagnia delle Furie) seguito dal teatro fisico di “Migrazioni” di Collectif Faim de Lup.
Giovedì sono andati in scena “Cantare all’amore” di La ballata dei Lenna e “R..esistere. 13 buoni motivi per non suicidarsi” di compagnia If Prana, accomunati dal tema delle difficoltà relazionali e del disagio dell’individuo nella società contemporanea.
Il programma di venerdì ha visto in primo piano i temi dell’amore e della coppia con il poetico “Due passi sono” di Carullo-Minasi e un convincente “L’amante” di Pinter messo in scena da Gli Artimanti.
Infine, per concludere, sabato sera si sono succeduti “Rimini ailoviù” di Piano in Bilico e la violenza di genere rappresentata dalle marionette di “Tomato soap” dei Manimotò.

La premiazione si è svolta il 7 dicembre presso il Teatro Ringhiera e ha visto premiati gli Odemà con lo spettacolo “A tua immagine”, che andrà quindi in scena per due repliche nella stagione 2014-2015 del Piccolo Teatro di Milano.

Arrivederci al prossimo Play Festival!

La Redazione del Bloggo

– per maggiori informazioni, consulta il sito di ATIR

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